Un augurio speciale da “I Diamanti Orchestra”

La festa del papà dalla parte di un papà

Ogni anno è una festa, allo scoccare della mezzanotte tutti sul lettone a gridare “Auguri papà… auguri papà…” e giù con abbracci, baci, strette improvvise, solletico e ci più ne ha più ne metta.

Quest’anno, invece, molti papà saranno lontani dai propri figli perché questo strano inquilino, ha deciso di far visita a molti e di isolarmi.

Non bussa, non suona il campanello, non avverte, entra come un prepotente e zik zak ti mette KO.

Oggi vi voglio raccontare, però, una storia di un un papà che ha ricevuto un graditissimo regalo da parte dei sui figli, un regalo in isolamento.

Tutto parte per caso, navigando sull web, la moglie vede che una azienda di biscotti poteva spedire un regalo ai “papà personalizzato”. Gira gira e leggere che si poteva nel giro di qualche giorno. Chiama vicino a sé i figli e chiedere loro “Che ne dite, vogliamo fare questa sorpresa a papà visto che sta lontano da noi da quasi un mese?”

I figli, emozionantissimi, iniziano a saltare di gioia e a gridare “Sìììì siiii mamma che bella ideaaaa”

E così, in un batter d’occhio, scelgono la frase, mettono una foto, e… bidi bodibi buuuu lil regalo è in viaggio.

Per tutto il tempo del viaggio sono stati zitti, non hanno detto nulla, non hanno fiatato, hanno continuato a vivere le giornate come se niente fosse, lasciando il padre all’oscuro di tutto.

“Mamma ma quando arriva? Dai controlla? Ma no doveva arrivare ieri? Da che la festa del papà è arrivata! – sussurravano alla mamma i ragazzi, per non farsi sentire da nessuno. Non volevano che si scoprisse il loro regalo.

Tutto in spedizione., manca poco!

Verso le due d pomeriggio suona il citofono: chi sarà?

“Corriere!”
“Scendo” dice la mamma

Intanto il padre, chiuso nella sua stanza da dove non poteva uscire oramai da quasi un mese, incuriosito inizia a chiedere “Ehi, il corriere, cosa avete preso?”
E qui è scattata la furbizia della famiglia “Mah, sarà che mancava qualche cosa all’ordine della settimana scorsa, ora vediamo”

Nulla poteva tradirli, non si stavano facendo scappare nulla e papà era tranquillo, avevo avuto la sua risposta e se n’era tornato nel suo letto a terra nella stanza.

Dopo qualche minuto si sente bussare alla porta.
“chi è?”
“Siamo noi, ti lasciamo una cosa per te davanti alla porta, dacci un attimo che ci allontaniamo” – eh sì, era sempre così, lasciavano davanti alla porta, si allontanano e il papà apriva la porta e prendeva da mangiare.
Il suo primo pensiero è stato questo “Mi hanno preparato sicuramente qualche dolce, che bello!”

Messa la mascherina, aperta la porta e… un pacco con sopra scritto “Dedicato a te”.

Cosa sarà mai?

“Ehi, ma cos è?”

Non ricevendo risposta lo prende, chiude la porta , si siede alla scrivania e lo apre.

Lacrime di gioia iniziano a scendere dai suoi occhi, “Papy 19.03.2021 e la foto della famiglia incisa sulla scatola di “Abbracci”. Non aveva parole per ringraziare in quel momento, il fiato corto, e la lacrime a fiumi.
Non abbracciava i suoi figli esattamente dal 19 febbraio, un mese esatto, e vedersi regalare un “abbraccio” è stata la cosa più bella che gli potesse capitare in quel momento.

“Ehi papy” si sentiva da dietro la porta.

Nessuna risposta…
“Ehiii papiiiii…” continuavano sghignazzando

“Ehi…” una voce carica di emozione…

“papy, ti piace il regalo?”

“è… è bellissimo… non sapete come vorrei abbracciarvi anche io, ma appena sarò negativo ricordatevelo, trovate un’ora a testa er un abbraccio, non mi staccherò da voi, non sarà facile staccarmi da voi…”

Non so per quanto tempo si sono parlati da dietro la porta, tante parole dolci, coccole a distanza e un promessa strappata: un abbraccio collettivo appena tutto sarebbe finito.

Quello che ci è mancato in questa festa del papà sono stati gli abbracci, non tutti hanno avuto la fortuna di avere il papà vicino da poter abbracciare e oggi vogliamo cogliere questa festa per dire a tutti che torneremo presto ad abbracciarci e sarà bellissimo!

Buona festa del papà a tutti